Dossier

February 2001

Un anno decisivo

Edizioni Veronelli n° 57, Luigi Veronelli

Introduzione al Dossier
Come preannunciato su E. V. 56, il 2001 sarà l’anno del rilancio di due importanti questioni che ci stanno a cuore: l’attuazione della legge sulle Denominazioni Comunali d’Origine (De.C.O.), che dovrà garantire la provenienza di tutti i giacimenti gastronomici, e in sintonia con questa legge, tutta una serie di chiarimenti, sul comparto olivicolo, che promuovano e difendino il lavoro degli olivicoltori, l’equità, e la qualità e salubrità del prodotto finale.
In questo Dossier pubblichiamo la lettera che Luigi Veronelli ha fatto pervenire ad inizio anno a tutti i Deputati e Senatori della Repubblica e le prime risposte (sul numero di aprile ospiteremo un servizio deflnitivo, con tutte le prese di posizione degli Onorevoli), inoltre presentiamo: la ricerca di Roberto Scopo e le sue idee per il settore “oliviandolo” (neologismo da lui inventato per dare dignità ai produttori che hanno capito l’importanza di seguire tutta la filiera: dal campo al frantoio all’imbottigliamento), idee provocatorie, interessate anche, ma molto stimolanti e creative; le “invenzioni” di Roberto Crea; e le riflessioni dell’oleologo Luigi Caricato (a cui va il plauso per il grande successo della Guida Oro Gli Oli di Veronelli) con le sue nuove proposte; la premonizione dell’economista Bruno Caizzi, tratta dal Corriere della Sera; e tre interventi su Giacimenti Gastronomici che meriterebbero la Denominazione Comunale.
(M. T.)

Lettura di Luigi Veronelli a tutti i Senatori e Deputati
Caro Onorevole, la situazione dell’olivicoltura è ancora peggiorata. A un buon olivicoltore, un litro d’olio d’oliva non può - subito dopo la frangitura e prima di essere imbottigliato - costare meno di 13/15.000 lire (secondo Regione). Molti non hanno effettuato il raccolto (il mercato offriva una somma insufficiente a coprire la sola spesa). Sono in vendita nella grande distribuzione oli nominalmente extra vergini d’oliva a prezzi indefinibili, anche 3.850 lire la bottiglia! Oltre a verificare la legittimità di queste proposte, La prego di sollecitare uno studio sulla nocività degli oli in commercio, prevenendo un possibile “olio pazzo”.
Sulla legittimità i Verdi hanno presentato, mercoledì 13 dicembre, un ‘interpellanza parlamentare (spero vi convergano tutti i Gruppi, al di là del colore). Per risolvere la “questione olio” e degli altri giacimenti gastronomici, ho proposto - con l’appoggio dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - le Denominazioni Comunali di Origine (DE. C. O.), con le quali si intende consentire ai Comuni la facoltà di disciplinare la valorizzazione delle proprie risorse e assumerne la responsabilità. L’origine e trasformazione di un prodotto, espressa da un’etichetta veritiera, è sostanziale. Ho saputo che il suo Gruppo ha controfirmato (mercoledì 6 dicembre) il progetto di legge DE. C. O. presentato alla Camera.
La ringrazio. Ora ne attendo l’attuazione. Importante! Lunedì 20 novembre (Corriere della Sera), l’economista Bruno Caizzi ha scritto che la sicurezza alimentare e la bontà dei prodotti sarà garantita non dall’agroindustria e dalla grande distribuzione, ma dai piccoli distributori e dai negozi specializzati, risolvendo anche problemi occupazionali. Concludeva:” il rischio è che gli alimenti sicuri costino inizialmente molto cari...”, ma “per calmierare i prezzi basterebbe indirizzare tutti i sussidi agricoli dell’U.E. sulle nuove produzioni di cibo al cento per cento sano”.

Last. Ero assente nei giorni caldi della “mucca pazza” e non so quali siano state le prese di posizione dei politici e dei giornalisti sul costo dello smaltimento delle farine animali. Dovrebbe essere pagato dalle moltinazionali che le hanno progettate e brevettate. Non dai consumatori dell’U.E.

Grato di un suo riscontro, anche telegrafico (che pubblicherò) La saluto e auguro un sereno e prospero 2001