Dossier

February 2001

L’olivo e l’olio

Edizioni Veronelli n° 57, Roberto Scopo

Premessa
· Nasce l’esigenza di portare trasparenza nelle scelte, creare una rinnovata sensibilità del mercato per la qualità dell’olio, sostenere le aziende produttrici qualificate in questo cammino.
· Il documento di sintesi che segue si pone come obiettivo l’identificazione dei “principali passi” per avviare una attività permanente e stabile a favore della trasparenza della qualità dei prodotti, della libertà di scelta dei consumatori e quale sostegno alla difficile attività di olivicoltore (di qualità) nel nostro paese.

Perché il progetto “l’olio e l’olivo”
· Il progetto nasce dalla preoccupazione di un continuo sviluppo di un mercato “distorto” dell’olio di oliva.
· Un mercato che ha sacrificato sull’altare di una produzione industriale selvaggia i fondamentali criteri della produzione di un Olio qualitativamente accettabile.
· Un mercato che grazie ad un’architettura normativa inadeguata trova un appiattimento generale nella possibilità per il consumatore di comprendere il valore del prodotto acquistato (tutto denominato in pari modo).
· Un mercato che mostra sintomi gravi quali la perdita dei collegamenti fondamentali, delle “liaison” basilari nel mondo agricolo e della scienza del coltivare quali: il rapporto uva e vite nel vino; alimentazione, allevamento e macellazione, nelle carni; le olive e l’olivo, per l’olio.

Scenario
· Lo scenario del mercato dell’olio extravergine di oliva è ricco di segnali preoccupanti:
- diffusione massiccia di oli industriali con elevata percentuale di prodotto di provenienza extra UE;
- oli di provenienza extra UE realizzati con prodotti in stato di macerazione - avariati “normalizzati” chimicamente e italianizzati al 100% grazie alla modesta presenza di olio italiano nel “taglio dell’olio extra UE”;
- remunerazione delmercato indipendente dal costo della materia prima di base: segnale di diffusa frode;
- impossibilità per il consumatore (diseducato) di effettuare una scelta consapevole all’acquisto;
- una complice normativa permette di “coprire” ogni tipo di prodotto con la medesima denominazione: olio extravergine di oliva prodotto in Italia”.

La migrazione del valore
· Punto chiave del progetto è “la migrazione del valore” (di prodotto e di mercato) che può in tempi ridotti innescare un circolo virtuoso di incremento di notorietà e percezione del prodotto di qualità, di sostegno dei prezzi al consumo, avvio di ulteriori investimenti per rafforzare “la voce” dell’olio di qualità.

La migrazione del valore: le tappe
· Le tappe del percorso sono quasi obbligate:
- attività di autoregolamentazione di un primo numero chiuso di produttori (via via in ampliamento) relativa alla qualità e protocolli di lavorazione per la completa filiera di produzione dell’olio;
- creazione di una Carta Etica a tutela dei consumatori;
- certificazione dell’effettiva attuazione dei protocolli produttivi da parte di prestigioso ente terzo;
- creazione di un “contenitore” di attività e sinergie (anche di lobby) attraverso la costituzione di un organismo (senza fini di lucro) a sostegno e a tutela del progetto complessivo e ideatore di un marchio di identificazione della qualità dei prodotti delle aziende aderenti;
- sostegno delle attività promozionali e commerciali per la diffusione dei prodotti attraverso l’identificazione di idoneo partner.

Consorzio: per la tutela dell’olio di qualità
· Mercato:
- riconoscimento, tutela e promozione dei metodi di produzione e dell’olio di qualità italiano;
- sostegno alla diffusione e distribuzione dei prodotti delle aziende aderenti nel mondo;
- diffusione dell’attuazione dei protocolli di produzione identificati dal consorzio.
· Istituzioni:
- sviluppo dell’attività legislativa in sede nazionale ed UE per la legittimazione ed il riconoscimento dell’olio di qualità italiano;
- denuncia delle situazioni anomale e di frode presenti sul mercato (osservatorio permanente).

L’apertura al mercato
· L’attività e l’energia del progetto non possono essere unicamente concentrate nelle finalità istituzionali ma devono garantire alle aziende associate una sicura apertura al mercato per assicurare la commercializzazione di tutta la produzione effettuata.
· Per tale ragione il Consorzio deve affiancare alla propria attività “istituzionale” un concreto agire nella commercializzazione attraverso:
- la selezione del partner commerciale;
- assicurare l’assistenza contrattuale per la commercializzazione di tutto il prodotto realizzato a prezzi remunerativi;
- assicurare una quota di presenza all’estero.

La qualità nel partner: OliOro
· L’avvio non poteva escludere l’identificazione di un partner per la creazione del network commerciale.
· Il partner identificato per competenza, serietà e passione è OliOro.
· OliOro offre garanzie uniche nella capacità professionale e nella forza commerciale per assicurare i primi passi nel mercato dei prodotti delle aziende aderenti.

OliOro ed il network commerciale
· OliOro assicura la propria attività nella diffusione dei prodotti delle aziende aderenti al consorzio attraverso:
- consulenza e assistenza al recupero di oliveti in stato di abbandono finalizzato alla produzione di olio di grande qualità e valore;
- assistenza completa all’olivicoltore in tutte le fasi di uniformazione dell’azienda ai canoni assegnati dal consorzio;
- propria rete distributiva nei vari canali specializzati professionali in Italia e nel mondo;
- network distributivo dedicato, internazionale, per la distribuzione dei prodotti in tutto il mondo verso il consumatore finale attraverso lo sviluppo di un progetto dedicato per attività di e-commerce sul Web.

I prossimi passi
· Costituzione ed avvio del “Consorzio di Tutela”;
· Sottoscrizione del primo gruppo di aziende fondatrici;
· Avvio delle attività di sbocco al mercato.